I 4 pilastri di una Developer Experience Strategy vincente

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19 Luglio 2022

L’esigenza di una Developer Experience Strategy deriva dal ruolo sempre più strategico del software nel business aziendale. Per soddisfare le continue evoluzioni del mercato e clienti sempre più esigenti, ci si deve affidare a software di qualità, scalabile, sicuro e resiliente. Un software di questo tipo è il fattore determinante che separa le organizzazioni agili e di successo da quelle che faticheranno a mantenere un posizionamento adeguato.

Il ruolo dei developer è diventato centrale. Le imprese sono consapevoli di quanto le loro competenze, la produttività e l’engagement siano determinanti per la creazione di software di qualità e, di conseguenza, per poter ottenere un vantaggio competitivo per l’intera azienda. Diventa quindi essenziale ragionare in termini di Developer Experience (DevX), poiché l’esperienza dei team di sviluppo ha un impatto sul futuro dell’azienda.

La DevX si estende lungo tutte le fasi dello sviluppo del software, dal design dell’architettura fino alla fase di testing, al deploy in produzione e infine al monitoraggio in esecuzione. Ottimizzare l’esperienza a 360 gradi, obiettivo della Developer Experience Strategy, significa: 

  • rendere il lavoro quotidiano stimolante e gratificante;
  • eliminare i colli di bottiglia e le frizioni;
  • ridurre le perdite di tempo;
  • limitare gli errori e le operazioni ripetitive;
  • focalizzare le competenze su attività a elevato valore aggiunto.

Tutto ciò produce positive ripercussioni sulla qualità del software, sul time‑to‑market e sulla creatività, ma anche sull’acquisizione e la retention dei talenti, in quanto i developer saranno più soddisfatti del proprio lavoro.

 

Developer Experience Strategy: cos’è e come si progetta

La Developer Experience Strategy rappresenta l’approccio strategico (e olistico) volto al miglioramento dell’esperienza di sviluppo. Si parla di approccio strategico per evitare un fraintendimento, ovvero quello di associare la Developer Experience unicamente ai tool volti a semplificare e automatizzare i processi di sviluppo: questi tool sono senz’altro molto importanti, ma costituiscono soltanto una parte dei tanti fattori che influenzano la Developer Experience.

La definizione della strategia è il passo successivo alla mappatura del Developer Journey, che permette di individuare tutte le tappe dell’esperienza, ma anche gli elementi che la condizionano come processi da rivedere, frammentazione a livello di tool, e altri elementi di tipo culturale e organizzativo. Un approccio olistico e una mappatura precisa permettono di identificare le cause dei problemi e capire che cosa stia impedendo ai developer di raggiungere la massima produttività, efficienza, creatività e capacità innovativa.

Solo a questo punto della Developer Experience Strategy è possibile valutare accuratamente le eventuali soluzioni da implementare. Queste possono interessare un processo di trasformazione culturale e organizzativa che coinvolge l’intera azienda, oppure possono essere più focalizzate e limitarsi a prevedere l’acquisizione di nuovi strumenti hardware e software per facilitare i processi di sviluppo e deployment del software. 

 

Come migliorare la Developer Experience Strategy

La Developer Experience è il risultato di diversi fattori, ognuno dei quali ha un impatto importante sulla soddisfazione dei membri del team di sviluppo, oltre che sulla produttività, sull’efficienza e sull’innovazione. È importante notare che una Developer Experience Strategy efficace deve prendere in considerazione sia la Developer Experience del singolo individuo, sia la Developer Experience di team, dove il team è considerato come un’unica unità.

Di seguito raccogliamo alcuni spunti utili per rendere più efficace la propria la Developer Experience Strategy.

 

Ambiente e modello di lavoro

Un’azienda che vuole attrarre e trattenere developer competenti offre un ambiente di lavoro produttivo, organizzato, piacevole e flessibile.

Lo smart working sta confluendo verso modelli ibridi, in cui le persone alternano la presenza in ufficio e il lavoro da remoto. Il concetto post-pandemico di “ritorno in presenza” non si sposa appieno con un lavoro che fa di agilità, creatività e anche dell’autonomia i propri cavalli di battaglia. Occorre trovare un equilibrio che garantisca la necessaria flessibilità ai team di sviluppo ma che, al tempo stesso, li coinvolga nella cultura e nella community aziendale, due fattori fondamentali per l’engagement. Inoltre, l’azienda deve investire sulla formazione continua, promuovere la partecipazione a conferenze ed eventi formativi e, soprattutto, responsabilizzare i team facendo in modo che siano consapevoli del loro ruolo strategico.

 

Processi, organizzazione e cultura aziendale

Nel mondo dello sviluppo software, l’adozione delle metodologie Agile, DevOps e Platform Engineering incide positivamente sulla DevX. Lo sviluppo incrementale, le frequenti interazioni con il business, i feedback regolari e, soprattutto, la creazione di feature team ristretti, autonomi e responsabili, tutti elementi base di queste metodologie, sono processi che aiutano a lavorare in modo più efficiente. Oltre a queste metodologie, anche l’adozione dell’approccio Docs as Code può avere un notevole impatto sulla Developer Experience.

È poi fondamentale favorire la collaborazione in tutte le sue declinazioni, a maggior ragione se il modello di lavoro è smart. Anche il modello di comunicazione aziendale dovrebbe passare dai principi top‑down a un paradigma più orizzontale e fondato sul feedback.

Si pone spesso l’accento sulla collaborazione tra Dev e Ops, ma l’azienda deve adottare una visione più ampia e abbattere i silos tra diversi dipartimenti, stimolando il dialogo e la collaborazione. A tal fine, può risultare vincente l’adozione di un approccio ispirato ai principi delle Community open‑source, nelle quali da sempre si incoraggia la open collaboration, la condivisione e la produzione collaborativa di software e documentazione.

Infine, ma non per importanza, è utile condividere le roadmap dei progetti e incentivare la nascita di nuove idee attraverso eventi dedicati, survey, brainstorming e focus group. 

 

Hardware a elevate prestazioni

Talvolta, la DevX è condizionata negativamente dalle prestazioni inadeguate degli strumenti di lavoro, primo fra tutti il notebook. Le aziende devono fornire agli sviluppatori tool adeguati ai compiti che devono svolgere: rallentare un processo a causa di hardware poco performante si traduce in costi evitabili, oltre che in scarso engagement. Insieme al notebook, va curata l’intera postazione: è infatti opportuno dotarla di un secondo monitor e di tutti gli accessori utili a favorire il lavoro quotidiano del developer. 

 

Tecnologie per rendere efficienti i processi di sviluppo

I nuovi modelli di sviluppo permettono di realizzare software scalabile, resiliente, sicuro e performante. Ma la forte evoluzione in quest’ambito ha anche determinato una frammentazione delle tecnologie per lo sviluppo. Inoltre, non vanno sottovalutate le criticità legate alle operations IT: se i team Ops non hanno a disposizione le giuste risorse, infatti, si possono venire a creare colli di bottiglia in diverse fasi del ciclo di sviluppo.

Per vincere queste sfide, le imprese devono dotarsi di tool che semplifichino e accelerino i processi di sviluppo tramite i principi della centralizzazione, automazione e self‑service. Il primo evita un’eccessiva frammentazione in un paradigma basato su team autonomi; l’automazione (unita a pratiche di tipo low code) abbatte i tempi di configurazione e di sviluppo di attività secondarie; l’approccio self‑service rende immediatamente disponibili ai team di sviluppo tecnologie e infrastruttura. Inoltre, è fondamentale la produzione di documentazione chiara, completa e accessibile. 

Per raggiungere questi obiettivi, le aziende si possono affidare a un Internal Developer Portal, un portale unico che raccoglie e mette a disposizione tutti gli strumenti e le tecnologie necessarie per sviluppare software di qualità. Inoltre, un Internal Developer Portal permette di migliorare la comunicazione tra i team, avere una governance distribuita e ottenere visibilità, tracciabilità e osservabilità in tutto il ciclo DevOps.

 

Conclusioni

Per poter competere nello scenario attuale, le aziende sono chiamate a sviluppare e attuare una Developer Experience Strategy finalizzata a migliorare tutti gli ambiti che condizionano la produttività e l’engagement dei propri sviluppatori, dal modello di lavoro agli strumenti hardware e software a supporto delle attività quotidiane. Migliorare la Developer Experience, ha un impatto diretto sulla qualità del software, sul time to market e sulla produttività. Non solo: una Developer Experience Strategy efficace porta grandi benefici in termini di soddisfazione, gratificazione e felicità dei membri del team, e questo aumenta di riflesso la capacità dell’azienda di attrarre e trattenere i migliori talenti.

Tra gli strumenti più efficaci per migliorare la DevX c’è l’Internal Developer Portal, che contribuisce a massimizzare la produttività dei team. In un’unica piattaforma, come quella fornita da Mia‑Platform, i developer trovano tutti gli strumenti, integrati in perfetta sinergia tra loro, di cui hanno bisogno, oltre a poter contare sull’automazione e sull’approccio self‑service per accelerare i processi e migliorare la qualità del risultato finale. 

Mia-Platform v11
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Developer Experience Strategy: cos’è e come si progetta
Come migliorare la Developer Experience Strategy
Conclusioni