Open Insurance: perché adottare un approccio a piattaforma

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13 Luglio 2021

Sull’onda del cambiamento che ha attraversato il mondo bancario con la concretizzazione dell’Open Banking, anche l’ecosistema assicurativo si sta aprendo ad attori esterni e sta adottando un approccio orientato alle partnership per accrescere il valore dell’offerta dedicata al nuovo consumatore digitale.

Ne ha parlato Federico Soncini Sessa, CEO & co‑founder di Mia‑Platform, durante la prima edizione dell’Insurtech Day, l’evento di riferimento per il settore delle assicurazioni promosso da Italian Insurtech Association e Forbes, che si è tenuto a Milano martedì 8 giugno 2021: è ormai evidente che l’evoluzione del mondo assicurativo verso l’Open Insurance non è solo un’opportunità da cogliere, ma un cambiamento inevitabile che le assicurazioni devono essere pronte ad affrontare.

Per cavalcare questo cambio di paradigma dovranno dotarsi di strumenti adeguati per garantire la massima interoperabilità con ecosistemi esterni (banche, automotive, retail, energy, IoT, sanità e molti altri) grazie all’apertura di API assicurative standardizzate.

 

 

 

Omnicanalità, Data‑Driven Propositions, Open Insurance: il mondo assicurativo è in continua evoluzione

Il passaggio verso il paradigma dell’Open Insurance si inserisce in un periodo di grandi cambiamenti che stanno attraversando il mondo assicurativo, i cui principali sono:

  1. L’evoluzione dalla semplice vendita di prodotti assicurativi all’erogazione di servizi completi e personalizzati, anche grazie all’integrazione con partner e provider esterni che arricchiscono l’offerta assicurativa. Si stima, infatti, che nel 2021 si sia registrato un aumento del 30% rispetto al 2020 del numero di operatori non del settore che offrono prodotti assicurativi a integrazione della propria offerta. Questo fenomeno è meglio noto come Embedded Insurance;
  2. La maturazione del consumatore digitale, ovvero del cliente che acquista con regolarità beni e servizi online, che oggi in Italia corrisponde circa al 31% della popolazione, ed è stimata all’82% nel 2030 e al 100% nel 2040;
  3. La personalizzazione dell’offerta assicurativa (vedi, ad esempio, le micropolizze e il Direct Insurance), con la quale l’assicuratore riesce ad instaurare un rapporto diretto e immediato con i propri clienti anche grazie a nuovi strumenti digitali;
  4. Il rafforzamento della strategia omnicanale che volge verso l’integrazione tecnologica di tutti i canali di vendita disponibili, sia proprietari che dei partner: banche, intermediari, broker ma anche attori non assicurativi e Insurtech. Ai diversi trend evolutivi nel settore assicurativo, infatti, è corrisposto un incremento degli investimenti e delle attività avviate con Insurtech a livello globale.
    In particolare, si registra un forte aumento del numero di startup Insurtech, che nel 2021 sono circa 1’200 in tutto il mondo (nel 2014 erano 574). Inoltre, nel 2020 gli investimenti globali nel settore Insurtech sono aumentati del 12% rispetto all’anno precedente, per un valore totale di 7,1 miliardi di dollari.

 

Nuove (e vecchie) sfide per il settore assicurativo

Per evolvere con successo verso un paradigma Open Insurance e coglierne appieno le opportunità, è necessario che le compagnie assicurative affrontino in modo efficiente le principali sfide legate alla digitalizzazione del business e all’interoperabilità con attori esterni. Ne citiamo alcune:

  1. Frammentazione dei dati in gestionali diversi, scarsa comunicazione fra data silos;
  2. Integrazione lenta e costosa con partner esterni;
  3. Sovraccarico dei sistemi di sicurezza, soprattutto in caso di apertura delle API verso attori terzi;
  4. Sovraccarico dei System of Record, a causa del crescente numero dei touchpoint attivi nell’ambito di una strategia omnicanale;
  5. Necessità di accelerare lo sviluppo di nuove competenze digitali in azienda.

 

La chiave per gestire i nuovi cambiamenti e le sfide correlate è l’adozione di soluzioni tecnologiche che consentano agli operatori assicurativi di creare e lanciare nuovi servizi sul mercato con un time‑to‑market vincente, colmando il digital gap che si crea fra le sfide del business (omnicanalità, interoperabilità, integrazione) e i sistemi gestionali aziendali” commenta Federico Soncini Sessa, durante il suo intervento all’Insurtech Day. “In Mia‑Platform abbiamo sviluppato una piattaforma digitale interconnessa che abilita il passaggio all’Open Insurance, permettendo la massima interoperabilità con i sistemi di attori terzi e garantendo flessibilità, scalabilità, rapidità di esecuzione e una gestione efficiente del dato”.

 

Open Insurance: il futuro del settore assicurativo

Di fronte a un consumatore sempre più esigente in termini di qualità, personalizzazione e rapidità di erogazione dei servizi, e a un mercato in continua evoluzione in cui le compagnie si trovano a interagire con attori assicurativi e non, la capacità di creare interconnessioni in modo facile e veloce diventa un vantaggio competitivo determinante.

Alla stregua di un’evoluzione che ha interessato diversi mercati negli ultimi anni, anche nel settore assicurativo si è acceso il dibattito sulla necessità di standardizzare le API ed esporle a soggetti terzi, per aumentare l’interoperabilità con sistemi di partner esterni e fornire agli assicuratori un accesso all’open innovation e a nuovi modelli di business.

Abbracciando il paradigma dell’Open Insurance le compagnie assicurative possono aumentare flessibilità, scalabilità e velocità di time‑to‑market di nuovi servizi digitali in linea con le esigenze in continuo cambiamento del consumatore. Le basi del futuro del settore assicurativo sono infatti tecnologie cloud-native e un approccio componibile.

Per affrontare l’evoluzione verso l’Open Insurance, Mia‑Platform propone un approccio a piattaforma che prevede un layer di intermediazione fra i System of Record e i canali, che alleggerisce i sistemi sottostanti per consentire una gestione efficiente del dato.

Infatti, massimizzare l’interoperabilità può non essere sufficiente per sfruttare al massimo le potenzialità dell’Open Insurance. È fondamentale garantire la massima modularità del dato, che deve essere disponibile 24/7 in real-time a tutti gli attori dell’ecosistema.

Per farlo, Mia-Platform ha progettato una piattaforma flessibile e scalabile dedicata al mondo assicurativo in grado di:

  • liberare i dati che si trovano distribuiti all’interno dei System of Record;
  • aggregarli secondo logiche di business (ad esempio polizze, eventi, asset, soggetti, punti vendita);
  • renderli disponibili sulla base di livelli di autorizzazione predefiniti a partner e clienti;
  • analizzarli tramite sistemi di Business Intelligence.

La modularità è applicabile non soltanto ai dati, ma anche alle singole funzionalità o microservizi della piattaforma, che possono essere progettati, utilizzati e combinati come mattoncini per comporre processi in modo coerente, integrare nuovi partner a tempo di record ed erogare nuovi servizi e proposizioni con un time‑to‑market vincente.

 

Un esempio di Open Insurance Platform

Nel concreto, immaginiamo che l’assicurazione abbia la necessità di integrare un Tour Operator che vuole arricchire la propria offerta vendendo prodotti assicurativi su misura per i viaggiatori. Grazie a un approccio a piattaforma l’assicurazione può integrare rapidamente il nuovo partner con i propri sistemi (ad esempio Vita, Non‑Vita, ERP, Claims, CRM) componendo i microservizi in modo flessibile e personalizzato, e condividere i dati in tempo reale su tutti i canali 24/7.

Dopo aver esposto le API, si costruisce mattoncino su mattoncino il set di componenti che permetteranno al Tour Operator di vendere il prodotto assicurativo al proprio cliente: dall’IDD per l’identificazione del cliente, all’Estimator per il calcolo della polizza, alla FEA per effettuare la firma digitale avanzata, al Payment Gateway che processa il pagamento, al Document Management che inserisce la polizza stipulata sui sistemi documentali, fino al BI Connector che permette la condivisione dei dati con i sistemi di Business Intelligence per l’analisi.

Grazie alla condivisione in tempo reale dei dati su tutti i canali dei partner, il cliente avrà sempre la possibilità di accedere in sicurezza ai dati della sua polizza, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

 

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Allo stesso modo, se l’assicuratore volesse iniziare un nuovo progetto di integrazione per attivare una polizza salute che offre un servizio di teleconsulto prenotabile via app e sito web, non dovrà fare altro che integrarsi con nuovi partner (come il provider del servizio di teleconsulto e il Sistema Sanitario Nazionale), riutilizzando i microservizi già in uso nella piattaforma, e aggiungendo i componenti necessari secondo una logica incrementale.

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Con questo approccio, le compagnie possono costruire passo dopo passo la propria piattaforma digitale assicurativa e affrontare vecchie e nuove sfide in modo rapido e flessibile.

Tutto questo non è solo un puro esercizio teorico: ci sono compagnie assicurative che hanno già adottato questo approccio a piattaforma come, ad esempio, Cattolica Assicurazioni e Helvetia Assicurazioni.

Leggi i casi di studio per scoprire come questi grandi gruppi hanno costruito le loro piattaforme digitali per la trasformazione assicurativa.

Mia-Platform Cattolica Assicurazioni
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Nuove (e vecchie) sfide per il settore assicurativo
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